Spesso nelle fiere del vintage ci imbattiamo in varie bancarelle di bigiotteria americana o presunta tale. Quindi, come facciamo a sapere se stiamo acquistando un pezzo originale, una copia od un falso?
Premesso che un gioiello può essere considerato come falso solo se viene venduto con una iscrizione, punzone o firma fasulla e che le copie (possono essere copie originali dell’epoca) non dovrebbero recare alcuna iscrizione; detto questo se ce ne innamoriamo… ben venga perchè alla fine non importa di chi sia e quanto valga, ma quanto ci gratifichi.
Riconoscere la bigiotteria vintage non è semplice, ma se si vuole acquistare un monile spendendo poco, vi consiglierei di scegliere un Trifari.
Il Trifari vintage è di provenienza americana, le date di realizzazione vanno dagli anni ’30 agli anni ’70, e sono tutti punzonati.
Gustavo Trifari, di origine napoletana e americano di adozione, perfezionò una tecnica di placcatura (trifanium) la quale gli permise di simulare alla perfezione l’oro giallo e l’oro bianco. Questa tecnica consentì di elevare i suoi monili ai massimi livelli della bigiotteria americana, tant’è che la placcatura è estremamente bella e resistente nel tempo.
I Trifari vennero indossati dalle dive di Brodway dagli anni’30 agli anni ’50; il cinema di quell’epoca lo adorava. Il grande successo di questi gioielli non era solo dovuto al fatto che vennero realizzati con grande maestria, ma anche ai costi estremamente contenuti (pensiamo alla crisi economica del ’29).
Per orientarsi nell’acquisto di un Trifari, guardate attentamente l’iscrizione sul gioiello:
“KFT” (Krussmann Trifari e Fishel), primo marchio Trifari e Fishel dal 1925 al 1937,senza la corona, dagli anni ’50 in avanti con la corona.
“TRIFARI“, si puo’ trovare con varie grafie e varie corone, dal ’37 in avanti
Potrete poi trovare la dicitura “Pat. Pend” (in attesa di brevetto);tali pezzi possono essere riconducibili al periodo compreso tra il ’46 ed il ’55.
“C” (copyright) dagli anni ’55 in avanti.
“TM” (trademark), ha sostituito il copyright negli anni ’80.
Tutti i gioielli precedenti agli anni ’60 hanno una finitura lucida posteriore
“Sterling“, dagli anni ’42 al ’48 (entrata in vigore della legge che riservava i metalli preziosi all’industria bellica e poi abrogata nel ’48)
Ecco alcuni link utili:
http://www.jewelerypatents.com/trifari1.html
http://www.illusionjewels.com/vintageadstrifari.html
http://www.house-of-francheska.co.uk/trifariads.htm
Bibliografia:
Julia C. Carroll, Costume Jewelry 101, 202, 303, cb collector books
Price Francesca, Trifari, l’eleganza di uno stile nel Costume Jewelry americano, Edifir, Firenze, 2002
Interessante post, mi ero chiesta molte volte come orientarmi tra questi gioielli (visti spesso, anche a Torino, sopratutto al mercatino di Piazza Carlo Alberto): mi tornerà utile senz'altro!un abbracciolaprecurstrice.blogspot.it
Grazie!!!Fammi sapere come andranno gli acquisti :)A presto
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