Che suono ha una città senza macchine, una città dove le persone vanno con calma, forse, perché ci va prudenza.
Che suono ha una città dove le gente ti guarda e non per giudicarti ma per indicarti la strada perché, forse, ti sei perso.
Un suono dolcissimo
Al mattino, fino le 10,30 circa, la città è più rumorosa per via delle consegne nei negozi, che avvengono via canale con imbarcazioni adibite a trasporto merci.
Proseguono a mano, con l’aiuto di grosse cariole, i trasportatori percorrono le calle e i ponti così discretamente che quasi non ci fai caso.
L’acqua è il mezzo che nutre Venezia, è il valore aggiunto e inverosimilmente la sua nemesi.
Venezia ha un suono ben preciso, è quello dell’acqua che ondeggia tra le calle, dopo tre giorni ti entra nella testa e la libera da tutto quel frastuono a cui siamo assoggettati.
La notte, il suono dell’acqua, è ancora più dolce e immagino cosa fosse Venezia in quel tempo dove la luce era dominata dalla fiamma di una candela, perfetta per illuminare tanta dolcezza.
Visitate Venezia, vi rimarrà nel cuore.
A presto,
Zaira