
Dal 1947 fino ai nostri giorni, questa mostra ripercorre la storia e l’impatto di uno dei più influenti couturier del XX secolo.
Rimarrete senza fiato, non solo per gli abiti ma da come il tutto viene messo in risalto da una exibition spettacolare, curata nei minimi dettagli da Wanda Barcelona una vera eccellenza del settore.
Siamo a Londra, nel meraviglioso Victorian & Albert Museum, non è stato facile accreditarsi, la mostra è andata sold out in pochissimi giorni, il mio consiglio è quello di iscriversi alla mailing list e controllare ogni giorno sul sito la disponibilità last minute. Per noi è stato proprio così, siamo riusciti ad accedere in un orario extra museale.
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Tailleur Bar, la nascita del New Look, C.Dior
Raccontare il lavoro di una maison come Dior non è semplice.
C’è qualcosa di estremamente differente nel modo di concepire nel tempo il brand “Christian Dior” rispetto alle altre case di moda.
Ogni nuovo direttore creativo della maison ha un compito ben preciso, qualunque sarà la sua scelta stilistica e commerciale, è ben chiaro che dal punto di vista concettuale sarà tenuto a mantener vivo e ben visibile lo spirito e l’autenticità di Monsieur Dior.
Uno degli elementi fondamentali che guidano questo spirito è il giardino di Monsieur Dior : i tagli a corolla delle gonne, i numerosi fiori, costruiti, modellati e ricamati a mano, i bouquet utilizzati nei profumi e le essenze alla base della linea skin care. Tutto il mondo di Christian Dior racchiuso in un giardino fiorito di impareggiabile bellezza che perdura negli anni.
Per quanto dalle foto si possa ben immaginare la grandiosità di questa mostra, quello che solo l’occhio può captare dal vivo è il dettaglio del fatto a mano. Se esiste una eccellenza mondiale del ricamo a mano questa appartiene agli artigiani della maison di Christian Dior.
Non ho contato gli abiti esposti ma vi assicuro che superano i 100 modelli, è una retrospettiva completa, dalla creazione del tailleur Bar di Ms. Dior, al lavoro ineccepibile che a mio avviso sta svolgendo Maria Grazia Ciuri, la quale sapientemente riesce a reinterpretare in chiave moderna l’idea del sogno alla base dello spirito del brand.
Unico mio rammarico, avrei voluto vedere alcuni abiti della collezione SS2011 di John Galliano tra i più belli di sempre come costruzione modellistica e stilistica, ma sono stati scelti quelli che più hanno apportato uno stravolgimento reinterpretativo mantenendo inalterate le linee e le forme dello stile tradizionale di Christian Dior.
J.Galliano ss11
E poi all’improvviso ci si ritrova immersi in una sala interamente dedicata alle tele di prova, allestita interamente a 360 gradi, un vero paradiso per gli amanti della sartoria!
Christian Dior è l’emblema della bellezza, del vero lusso, del sogno, della tradizione che non è mai ripetitiva ma guarda al futuro.
Infine, non potevo tornare a casa senza di lei…un kit firmato Wanda Barcelona per realizzare la rosa di Dior.
A presto,
Zaira