
Beni ebraici confiscati, correva l’anno 1938, quando i funzionari bancari, incaricati dal regime fascista, svolsero con una minuzia maniacale la perizia delle proprietà e dei beni di tutti i cittadini colpiti dalle leggi razziali, beni che nel migliore dei casi, a Torino, furono conservati fino al 1945 nei sotterranei dell’Educatorio Duchessa Isabella. Per il resto, sottratti temporaneamente o per sempre ai “discriminati” grazie ad una politica di annientamento e sterminio della razza.
Ora, nello stesso luogo, sede della Fondazione 1563, un palazzo meraviglioso, che io stessa conoscevo solo per la sua bellezza ma ne ignoravo l’origine e la sua tragica destinazione d’uso negli anni che furono, sorge l’archivio storico della Compagnia di San Paolo.

Nei sotterranei sono conservate tutte le pratiche e tutti i documenti delle proprietà confiscate e sequestrate. Ancora oggi, alcune famiglie ebraiche, sono alla ricerca delle proprie origini ed in questo luogo a volte trovano risposte al proprio passato . I racconti e gli aneddoti dei nipoti o dei figli dei deportati, che riconoscono le proprie case e gli oggetti figurati e descritti nei vari documenti, storie riportate dalle archiviste che ho avuto il modo di conoscere durante l’evento #esplorareincompagnia, mi hanno lasciato davvero basita.
“Le case e le cose” è una mostra, visitabile fino al 31 gennaio e si articola in un insieme di serie fotografiche, raffiguranti i portoni di quelle “case”, le pietre d’inciampo disseminate per la città di Torino, ed alle numerose pratiche archiviate e consultabili su prenotazione, un progetto che va al di là della mostra fine a se stessa, perchè nasce con l’intento di creare una mappa visiva, e digitale, una vera “restituzione” storica, della vita e della persona.
Una rete immensa di documenti che permettono di ricostruire le tappe e l’identità di ogni ebreo al quale l’Egeli, sottrasse e acquisì i beni e gli immobili durante la guerra.
Oggi più che mai la memoria storica ci deve aiutare a non dare nulla per scontato, la conquista della libertà e dell’uguaglianza, perché rimanga tale, va preservata, anche con il ricordo e la restituzione storica.
Qui tutte le informazioni inerenti alla mostra
Le case e le cose, le leggi razziali del 1938 e la proprietà privata
Torino, piazza Bernini 5,
Fondazione 1563
22 novembre 2018 – 31 gennaio 2019
Grazie per il permesso di divulgazione fotografica alla Fondazione 1563, Compagnia di San Paolo.